mercoledì 22 febbraio 2006

NOTTE PRIMA DEGLI ESAMI


"Notte prima degli esami, notte di polizia
certo qualcuno te lo sei portato via.
Notte di mamma e di papà col biberon in mano,
notte di nonno alla finestra,
ma questa notte è ancora nostra.
Notte di giovani attori, di pizze fredde e di calzoni,
notte di sogni, di coppe e di campioni.
Notte di lacrime e preghiere,
la matematica non sarà mai il mio mestiere.
E gli aerei volano in alto tra New York e Mosca,
ma questa notte è ancora nostra, Claudia non tremare
non ti posso far male, se l'amore è amore..."
 
notte


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


Ieri sono andata a vedere questo film
e devo dire che anche questa è stata
una scelta azzaccata !
Ieri parlavo con un collega che "criticava"
i film che sono andata a vedere perchè secondo lui
non sono abbastanza seri...
Invece io vado a vedere questi film perchè mi
piacciono proprio perchè leggeri e positivi...
Non sono angoscianti, non tengono in tensione,
e ti fanno passare due ore immersa in una trama
coinvolgente e gaia...
Insomma di casini e tensioni ne ho abbastanza
di quelli della vita, senza andare a vedere
dei film al cinema che abbiano questa caratteristica !
Come dicevo "Notte prima degli esami" mi è
piaciuto moltissimo !!!
Faletti si conferma un grande anche come attore !
Il film è un tuffo negli anni 80, nella adolescenza
di questi ragazzi che ti rigetta un po' nei momenti
della tua adolescenza...dell'interrogazione,
del prof antipatico, del ragazzo che ti piaceva
e che non ti guardava neanche...
Come scrive la Dany sul suo Blog, noi da adolescenti
eravamo più semplici di chi è adolescente ora...
Ci divertivamo a stare seduti sui motorini
a chiacchierare, a passare le serate a giocare a
carte a King, a farci fare gli UVA dai ragazzi,
a giocare a calcio, a Heroquest...
Ci divertivamo a parlare per cb, ad aspettare
trepidanti il giorno del "verticale" con questo
o quel ragazzo, che non avevamo mai visto ma con
il quale avevamo parlato tantissimo e ci sembrava
quasi di conoscerlo da 1000 anni !
Insomma era facile divertirsi, come del resto, per me
è facile tutt'ora...Come dice il passo di un libro
bellissimo "il gioco degli equivoci" di Georgette Heyer
(a proposito per gli estimantori stanno ripubblicando
tutti i suoi libri...) il fatto di divertirmi o meno
non dipende da cosa stò facendo, ma con chi lo stò
facendo...
Una cosa che forse un po' si perde crescendo è l'emotività
o la passione, che dir si voglia...
Quel "prendere tutto di petto", con urgenza, come se
fosse la cosa più importante della tua vita...
Quell'emozione che ti toglie il fiato,
che davvero e non in modo eufemistico, ti fa tremare
quando incontri quella persona...
Va be, come direbbe il buon Mingardi, la smetto con
il mio nostalgiare...
Un bacio miei prodi Hastral

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