NOTTE PRIMA DEGLI ESAMI
"Notte prima degli esami, notte di polizia
certo qualcuno te lo sei portato via.
Notte di mamma e di papà col biberon in mano,
notte di nonno alla finestra,
ma questa notte è ancora nostra.
Notte di giovani attori, di pizze fredde e di calzoni,
notte di sogni, di coppe e di campioni.
Notte di lacrime e preghiere,
la matematica non sarà mai il mio mestiere.
E gli aerei volano in alto tra New York e Mosca,
ma questa notte è ancora nostra, Claudia non tremare
non ti posso far male, se l'amore è amore..."
Ieri sono andata a vedere questo film
e devo dire che anche questa è stata
una scelta azzaccata !
Ieri parlavo con un collega che "criticava"
i film che sono andata a vedere perchè secondo lui
non sono abbastanza seri...
Invece io vado a vedere questi film perchè mi
piacciono proprio perchè leggeri e positivi...
Non sono angoscianti, non tengono in tensione,
e ti fanno passare due ore immersa in una trama
coinvolgente e gaia...
Insomma di casini e tensioni ne ho abbastanza
di quelli della vita, senza andare a vedere
dei film al cinema che abbiano questa caratteristica !
Come dicevo "Notte prima degli esami" mi è
piaciuto moltissimo !!!
Faletti si conferma un grande anche come attore !
Il film è un tuffo negli anni 80, nella adolescenza
di questi ragazzi che ti rigetta un po' nei momenti
della tua adolescenza...dell'interrogazione,
del prof antipatico, del ragazzo che ti piaceva
e che non ti guardava neanche...
Come scrive la Dany sul suo Blog, noi da adolescenti
eravamo più semplici di chi è adolescente ora...
Ci divertivamo a stare seduti sui motorini
a chiacchierare, a passare le serate a giocare a
carte a King, a farci fare gli UVA dai ragazzi,
a giocare a calcio, a Heroquest...
Ci divertivamo a parlare per cb, ad aspettare
trepidanti il giorno del "verticale" con questo
o quel ragazzo, che non avevamo mai visto ma con
il quale avevamo parlato tantissimo e ci sembrava
quasi di conoscerlo da 1000 anni !
Insomma era facile divertirsi, come del resto, per me
è facile tutt'ora...Come dice il passo di un libro
bellissimo "il gioco degli equivoci" di Georgette Heyer
(a proposito per gli estimantori stanno ripubblicando
tutti i suoi libri...) il fatto di divertirmi o meno
non dipende da cosa stò facendo, ma con chi lo stò
facendo...
Una cosa che forse un po' si perde crescendo è l'emotività
o la passione, che dir si voglia...
Quel "prendere tutto di petto", con urgenza, come se
fosse la cosa più importante della tua vita...
Quell'emozione che ti toglie il fiato,
che davvero e non in modo eufemistico, ti fa tremare
quando incontri quella persona...
Va be, come direbbe il buon Mingardi, la smetto con
il mio nostalgiare...
Un bacio miei prodi Hastral
un saluto in punta di piedi
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