martedì 30 novembre 1999

Questo messaggio di Maurizio su Lunanet mi ha emozionata !
Desidero condividerlo qui, sul mio blog, con chi avrà voglia di leggerlo e come a me lascierà un solco nel cuore...
Grazie Maurizio
H.


Cara Nonna ,
è la prima volta che ti scrivo e , ironia della sorte ,tu non potrai leggermi .
Averti vista oggi senza vita , con le mani congiunte al petto e i piedi legati insieme dal nastro , è un ricordo che rimmarà indelebile nella mia mente per sempre .
Non ho mai avuto il coraggio di vedere un morto .
Anche il nonno(il babbo di mio babbo ) lo vidi a poche ore dalla morte e poi di lui mi resta il ricordo delle sue parole , delle sue arrabbiature , del suo apparecchio acustico che si matteva a suonare all' improvviso( ti ricordi quando si mise a suonare a un funerale e lui tuonò quella frase rimasta storica :" proprio adesso doveva morire quello ? ") e lui non sapeva come fare .
Mercoledì ti sono stato vicino , ricordi ?
Stavi male .
Col ventaglio ti facevo aria , tu mi guardavi , non so quanto fossi cosciente , ma so che avevi degli occhi bellissimi , giovani , perchè gli occhi dei vecchi restano giovani , sempre .
Sei nata vecchia .
Almeno per me .
I nonni non hanno giovinezza o passato negli occhi di un bambino .
Ti ricordi quando mi portavi il caffè appena tostato in Via Roma e io ci ficcavo dentro il naso ?
Quello si che era sniffare .
Oppure quando mi portavi i dischi , i cari vecchi dischi in vinile?
Ricordo ancora con gioia quando arrivasti con " video killed the radio star " dei Buggles , un disco storico , fu un pezzo di svolta nella storia del rock , ma quello non te l' ho mai detto .
Li ho ancora tutti quei dischi , sai ?
Mercoledì ti guardavo .
Avevi lo sguardo perso nel vuoto , ma per me pensieroso .
Ho sentito il bisogno di starti vicina , di sedermi accanto a te .
La mamma era in cucina con la zia , eravamo soli io e te , come erano anni che non stavamo.
Ricordi le mie confidenze ?
Facile , dirai , ho approfittato del tuo stato , della tua impossibilità di parlare .Ma ho sentito il bisogno di farlo , forse perchè dentro me sapevo che era l' ultima volta che avresti potuto ascoltarmi .
Ti ho parlato di me , della mia vita , delle mie miserie , delle mie felicità , dei miei sogni infranti .
Ti parlavo con la lingua strozzata in gola : dimmi la verità , te lo aspettavi così tuo nipote ?
Il bravo e sensibile Maurizio che tanto stimavi...
Ti ho deluso ?
E tu ?
Sai quanta rabbia mi avevi fatto quella volta che mi avevi raccontato che avevi rinunciato a ricominciare una nuova vita , dopo anni che eri vedova ,con quel siciliano che ti piaceva tanto e che era innamorato di te ?
Perchè non l' hai fatto ?
Perchè hai continuato a fare la colf 365 giorni all' anno senza mettere mai o quasi piede fuori casa ?
Era così grande la riconoscenza che dovevi a quella famiglia che ti aveva aiutato in tempo di guerra da non poterti dedicare che a loro ?
E la tua vita , non era altrettanto importante ?
Lo so , dirai che erano altri tempi , che non posso capire .
Non lo so .
Forse capisco i rimpianti più e meglio di te , forse ho letto quel rimpianto nel tuo viso Mercoledì notte .
Ci tenevi tanto a reinnamorarti, di la verità ? .
E noi nipoti a scherzarci sopra , perchè i sentimenti di un vecchio ( e per noi a 50 anni eri già vecchia...) chissà perchè sono di second' ordine , fanno sorridere .
Adesso da lassù puoi vedermi nele mie miserie , nelle mie foto nascoste , mentre piango di nascosto , mentre vivo l' infelicità del mio quotidiano e sogno ad occhi aperti .
Faccio sogni grandiosi in un mondo che vuole certezze più che poesia .
Forse ti sentirai meno sola .
Stammi vicino da lassù .
E comunque per me lo sarai sempre .
Stasera mia addormento col sapore del caffè tostato nelle narici .
Un po' più solo nella mia sopravvivenza .
Spero di morire coi tuoi begli occhi .
Ti voglio bene nonna .
Maurizio



















































Nessun commento:

Posta un commento